Leggende di tesori nascosti.
La coda della Grande Depressione.
Era una normale mattina di aprile del 1933.
Il 5 aprile. Come dire sabato della prossima settimana di 92 anni or sono.
Nelle strade di New York la crisi era ancora nell’aria.
Le banche erano crollate in una reazione a catena, la disperazione dilagava tra i cittadini e la fiducia nel dollaro era ai minimi termini.
Nei palazzi di Wall Street, gli agenti di cambio cercavano di trovare un barlume di speranza in mezzo al caos finanziario.
Fu in quel clima un po’ surreale, così incredibile per un paese come gli Stati Uniti, che arrivò un ordine presidenziale.
Tutti i cittadini dovevano consegnare il loro oro al governo.
Pensa: come se sabato della prossima settimana dovessi ricevere un ordine di questo genere.
La Grande Depressione e la necessità di misure estreme.
La Grande Depressione non aveva solo svuotato i conti bancari, ma anche la fiducia del pubblico nel sistema finanziario.
Dal Giovedì Nero del 1929, il panico aveva portato a un massiccio ritiro di denaro dalle banche.
Per proteggersi, molti cittadini avevano deciso di convertire i propri risparmi in oro e di nasconderli nelle cassette di sicurezza, sotto i pavimenti delle loro case o addirittura dentro i materassi.
Franklin D. Roosevelt, che aveva assunto la presidenza nel 1933, era convinto che l’economia necessitasse di un intervento drastico.
Il suo governo voleva espandere l’offerta di moneta e stabilizzare il sistema bancario, ma per riuscirci aveva bisogno di controllare l’oro, poiché il dollaro era ancora sostenuto da questo metallo prezioso.
Ordine esecutivo 6102: consegna il tuo oro.
Il 5 aprile 1933, Roosevelt firmò l’ordine esecutivo 6102, che proibiva l’accumulo di oro da parte di cittadini, aziende ed enti privati.
In base a questa legge, tutti gli americani erano tenuti a consegnare il loro oro al governo in cambio di 20,67 dollari l’oncia.
L’idea era semplice: il governo avrebbe consolidato le sue riserve e poi avrebbe fissato un nuovo prezzo dell’oro per svalutare il dollaro e rilanciare l’economia.
La scadenza per la consegna dell’oro era ravvicinata: il 1° maggio 1933.
Chi non rispettava la scadenza poteva incorrere in multe fino a 10.000 dollari (una cifra enorme per l’epoca) o addirittura nella reclusione.
Per molti si è trattato di un colpo inaspettato.
Alcuni cittadini, fedeli all’idea che l’oro fosse il modo migliore per preservare la ricchezza, resistettero.
Molti nascosero i loro lingotti e le loro monete, certi che il governo non li avrebbe mai trovati.
La rivalutazione dell’oro e la grande mossa del governo.
Nel gennaio 1934 il governo approvò il Gold Reserve Act, che stabilì un nuovo prezzo ufficiale per il metallo a 35 dollari l’oncia.
Coloro che avevano consegnato il loro oro al prezzo di 20,67 dollari avevano perso una fortuna nel giro di una notte.
In termini moderni, ciò equivarrebbe a vendere un’azione prima che il suo valore salga alle stelle, senza avere modo di riacquistarla.
La misura ebbe l’effetto desiderato: con la rivalutazione dell’oro, il dollaro si svalutò e il governo poté stampare più moneta senza temere il collasso del sistema.
Gli Stati Uniti si stavano allontanando dal gold standard, aprendo la strada a un’economia basata sulla moneta anziché sull’accumulo di metalli preziosi.
L’oro nascosto e le leggende dei “tesori perduti”.
Nonostante l’ordine, molti cittadini preferirono nascondere il loro oro piuttosto che consegnarlo.
Nel corso dei decenni sono emerse storie di lingotti d’oro sepolti in fattorie risalenti alla Grande Depressione, di monete nascoste in falsi scomparti in vecchie case e di cassette di sicurezza non reclamate in banche d’epoca.
Uno dei casi più famosi è quello della famiglia Langbord, che nel 2003 scoprì la cassaforte del nonno nel seminterrato di una gioielleria di Filadelfia.
All’interno trovarono dieci monete d’oro del 1933, considerate illegali.
Il governo degli Stati Uniti le confiscò, sostenendo che avrebbero dovuto essere consegnate nel 1933.
Non c’è prescrizione per un ordine del governo degli Stati Uniti.
WEBINAR
Il sistema automatico del secolo Quasar: la tecnologia, la storia, i perfezionamenti continui, i risultati. Clicca e vedi adesso il webinar.
Maurizio Monti
Editore
Traders’ Magazine Italia
P.S.: Il divieto di possedere oro per i cittadini degli Stati Uniti è rimasto in vigore per decenni e solo nel 1974, sotto la presidenza di Gerald Ford, gli americani hanno riacquisito questa libertà.
Si stima che con questa misura il governo abbia raccolto circa 5.000 tonnellate d’oro, rafforzando le riserve di Fort Knox.
Ammesso che nel frattempo non se lo siano rivenduto sotto banco, questo mette un piccolo contrappeso a bilanciare l’enorme macigno del loro debito.
WEBINAR
Parliamo di un certificato con cedola mensile dell’1.09% e rischio limitato. E’ una interessante disamina di un prodotto finanziario con rischio controllato e ottimo rendimento. Clicca per vedere ora il webinar.