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Se manca, sono guai seri

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La parabola dei sistemi robusti  

Se hai provato ad acquistare un personal computer durante il periodo del picco pandemico, potresti avere riscontrato dei problemi. Tempi di consegna più lunghi, scorte più scarse, negozi in difficoltà di approvvigionamento.

È avvenuto lo stesso per molti tablet, smartphone e perfino per le smart TV.

Nel clima pandemico, le cause erano tante. Ma ce ne è una molto più significativa delle altre, che perdura ancora.

Il componente fondamentale dei personal computer è il chip, il semiconduttore. Senza quello il computer è una scatola vuota che non serve a nulla.

Nel 2020, durante la presidenza Trump, la guerra commerciale fra Cina e Stati Uniti ha raggiunto livelli di tensione molto elevati.

Nel contempo, molte fabbriche di semiconduttori chiudevano i battenti, temporaneamente o per sempre, a causa della pandemia. Proprio mentre aumentava la domanda di computer, per effetto della didattica a distanza e dello smart working.

La sommatoria di queste circostanze ha avuto come conseguenza una rivitalizzazione dello stanco mercato dei personal computer, un aumento tendenziale dei prezzi e, in alcuni momenti, carenza nella supply chain e quindi nell’approvvigionamento da parte dell’utente finale.

La contrazione delle forniture dei semiconduttori a la concentrazione della domanda su un numero minore di aziende ha portato un aumento dei prezzi del componente fondamentale dei computer.

E le aziende produttrici più grandi ne hanno beneficiato per lo squeezing delle aziende più piccole, travolte dalla pandemia e dalle particolari condizioni di mercato.
 
I mercati americani stanno ritracciando.

A nostro avviso, vanno monitorati nomi come Advanced Micro Devices (Nasdaq, AMD), Broadcom (Nasdaq, Avgo), Nvidia (Nasdaq, NVDA), QORVO (Nasdaq, QRVO), Taiwan Semiconductor (Nyse, TSM), Texas Instruments (Nasdaq, TXN), United Microelectronics (NYSE, UMC).
 
Alcuni sono in fase di semplice ritracciamento in un contesto evidentemente rialzista: è il caso di United Microelectronics o Texas Instruments o Broadcom o Taiwan Semiconductor. Altri sono in fase laterale, come Nvidia o Advanced Micro Devices o Qorvo.
 
Una composizione di portafoglio con ingressi al punto opportuno alla fine di questa temporanea fase di ribasso dei mercati per tenere le posizioni fino ad aprile-maggio può essere una strategia corretta, in un settore che sta beneficiando della pandemia.
 
I nostri algoritmi prevedono un ritracciamento del 10-20% del mercato entro 12 settimane dal 10 marzo. Ma c’è ancora l’ultima fase ascendente prima della possibile volatilità che con tutta probabilità andrà ad innescarsi.

E poi? Vedremo quali altri punti di riacquisto si formeranno all’inizio dell’estate o addirittura a settembre.
 
Questo è un modo di operare secondo analisi logica, grafica, e, naturalmente, discrezionale, per chi ama il discrezionale: qualche considerazione algoritmica, per il resto logica ed esperienza ed impossibilità di calcolare le probabilità in modo scientifico.
 
C’è un metodo molto più scientifico per operare sui mercati.

Richiede un po’ di costanza, perché ogni giorno per qualche minuto bisogna inserire alcune operazioni suggerite dal sistema. Ma è questione di veramente pochi minuti.
 
Sto parlando di Semplice e Geniale: un metodo per investitori intenditori veri. Per coloro che vogliono la scienza, la statistica e la replicabilità come supporto per fare trading o investire.
 
Semplice e Geniale ha brillantemente superato la prova del fuoco del mercato azionario del 2020.
 
Ne abbiamo parlato insieme con Alessandro Di Gioia, strategist dell’Istituto Svizzero della Borsa, che ci ha illustrato nell’imperdibile webinar del 24 febbraio scorso alle ore 18, l’algoritmo, il metodo utilizzato e i risultati ottenuti sul Nasdaq e sull’S&P100. Tenacia e tecnologia insieme per creare un grande sistema e ottenere un buon profitto da investitore accorto. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

P.S.: Un sistema è robusto quando è capace di reagire alle avversità del mercato.

E questo lo vedi solo dopo che la traversata delle avversità è superata.

Siamo stati in silenzio per qualche mese su Semplice e Geniale.

Non perché non avessimo fiducia del sistema, tutt’altro: l’algoritmo ha un test che risale a più di 20 anni indietro. Ma volevamo dare una prova tangibile. Semplice e Geniale ha superato anche questo esame. Come tanti altri in passato. Vale la pena di vederlo all’opera e di seguirlo. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

Maurizio Monti

 

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