Grandi vincitori della storia
Essere contrarian significa cercare di individuare minimi e massimi relativi e puntare sull’inversione.
Cioè, ragionare esattamente al contrario della maggior parte degli investitori: non seguire il mercato, ma cercare di anticiparlo.
Significa, ovviamente, essere esposto ad una grande possibilità di prendersi bruciature, peraltro ampiamente dimenticate da rapporti di profit/loss giganteschi.
Il vero problema è avere lo stomaco sufficientemente forte per reggere, perché questo è sicuramente un modo molto profittevole di guardare ai mercati.
Sir John Templeton nacque nel Tennessee, patria del bourbon, nel 1912. Dopo gli studi universitari, cominciò da subito la sua carriera, divenendo negli anni successivi uno degli investitori contrarian più famosi di tutti i tempi.
Nel 1939, comprò una grande quantità molto ben diversificata di azioni americane, continuando ad acquistarle quando Hitler invase la Polonia e rapidamente l’intera Europa.
Quando si dice: essere dalla parte giusta, nel momento in cui tutti sono nel panico.
Nei 5 anni successivi, il suo portafoglio ebbe un rendimento del 400%. La maggior parte delle azioni che aveva acquistato aveva prezzi inferiori a un dollaro, fino a pochi centesimi.
Nel 1945, comprò le azioni delle aziende tedesche. Ancora una volta, come essere dalla parte giusta al momento giusto. E nel 1950 e 1960 comprò le azioni delle aziende giapponesi, in un mercato molto deregolamentato, che aveva bisogno di capitali come dell’ossigeno per respirare.. E partecipò uno dei più formidabili bull market della storia.
Neanche a dirlo, quando scoppiò la bolla di internet, lui si trovò in posizione short, guadagnando milioni di dollari dall’intuizione che il mercato avrebbe fatto giustizia dei valori irragionevoli accumulati dopo le IPO delle nuove compagnie digitali.
A chi gli chiedeva consigli su quali mercati lui prevedesse un outlook positivo, lui rispondeva che la domanda era mal posta: era più giusto chiedere quali avessero una prospettiva più negativa possibile, in modo da prendere i minimi per comprare e i massimi per vendere.
Sir John Templeton accumulò una fortuna immensa, che destinò ad opere filantropiche attraverso la sua fondazione. E nel 1992 vendette i suoi leggendari fondi per 913 milioni di dollari alla Franklin, che si affrettò a divenire Franklin Templeton, quella che conosciamo oggi sui mercati come una delle case di investimento più famose al mondo.
Di John Templeton ce ne è uno, ovviamente. Ma da lui possiamo trarre delle lezioni.
Una di queste è inequivocabile. Chiunque ha seguito Templeton, ha partecipato ad un grande successo. Seguire un grande professionista, significa poter essere dalla parte giusta con maggiore probabilità, anche quando tutti gridano in senso opposto. E i momenti di crisi possono addirittura essere delle opportunità gigantesche, a patto di avere il metodo giusto.
Pensare come tanti, alle volte significa perdere come tanti. Da coloro che non pensano come tanti, invece c’è da imparare. Diffida di chi pensa come tanti. Prendi posizione dalla parte giusta.
Mica facile, dirai tu.
In realtà, è più facile di quanto tu creda. Il segreto vero sta nella costanza. Se fai crescere giorno per giorno la tua Cultura Finanziaria, acquisisci le tecniche giuste, il modello mentale corretto, e segui i professionisti veri, allora le probabilità sono dalla tua parte.
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P.S.: Sir Templeton non ebbe mai dubbio sulla vittoria della democrazia contro la dittatura. Su questa convinzione ha fondato un impero. Su questa opinione, basata su una intuizione ferrea, ha fatto una montagna di soldi per sé e per tutti coloro che hanno beneficiato delle sue colossali opere filantropiche. Quando dico che non si può parlare di finanza, se non si affronta con serenità e realismo l’aspetto geopolitico, lo faccio per diffondere Cultura. Certi salotti benpensanti della finanza ripiegano sui numeri, sui grafici, fingendo di dimenticare l’aspetto strategico. Addirittura, un certo doppiopettismo ideologico in ambito finanziario considera un peccato mortale esprimere opinioni e prendere posizione. Fonda la tua Cultura sulle nostre radici e non sulle illusioni e sulle scorciatoie delle dittature, anche quelle che si sono verniciate di presunto capitalismo, come ultimo disperato tentativo di sopravvivere per cercare una propria falsa legittimazione. Imploderanno, non dubitarne neanche un istante. Clicca per condividere con noi una grandioso evento di Cultura finanziaria di altissimo livello.
Maurizio Monti
Editore TRADERS’ Magazine Italia