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Il Soldato Vasilij ha molto da insegnarci

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Come vincere la guerra sul mercato

Luglio 1942. Le truppe tedesche attaccano Stalingrado. Comincia una battaglia epica per le sorti della seconda guerra mondiale.

Stalingrado non poteva cadere. La città simbolo con il nome del leader sovietico doveva resistere. I simboli in guerra significano morale elevato per le truppe e la nazione intera.

Un numero altissimo di soldati sovietici provenivano dalle file di operai e contadini, strappati alle fabbriche e ai campi, pessimamente e frettolosamente addestrati, mandati a morire sui campi di battaglia

Il soldato Vasilij Zajcev non era come loro. Quando era appena un ragazzino, il nonno gli aveva insegnato a cacciare il lupo grigio nelle steppe e lui aveva ucciso il primo lupo con un colpo preciso alla base del collo quando aveva appena 12 anni.

Scoppiò la seconda guerra mondiale. Giunse la notizia che i tedeschi avevano varcato i confini nazionali e stavano invadendo il suo Paese. Vasilij non ebbe dubbi e chiese di essere inviato come volontario al fronte. E il fronte era Stalingrado, l’ultima resistenza delle forze sovietiche.

Vasilij si distinse per il suo valore, eliminando un gran numero di soldati nemici. Ma intorno a lui le truppe sovietiche erano in preda alla disperazione.

I generali sovietici avevano un solo ordine: non arretrare. Per i soldati sovietici ritirarsi, nascondersi significava la fucilazione immediata. Avevano una scelta da fare: le pallottole nemiche o quelle dei loro ufficiali.

Non avere speranze: ciò che rappresentava esattamente lo stato d’animo di quei soldati.

Vasilij era diverso. Aveva una speranza, concreta, tangibile. Aveva coraggio. Aveva un amore disperato per la madrepatria. Credeva nella vittoria, era orgoglioso, desideroso di combattere. Contribuì insieme con tutti quelli come lui alla vittoria della sua nazione.

Nel trading e nella gestione del nostro denaro, è facile sentirsi accerchiati e sotto tiro. Alle volte, vogliamo ammetterlo, si perde la speranza di farcela.

Questo accade, più che mai, quando si è creduto in qualche cosa, fortemente, e se ne è usciti delusi.

Più che mai, quello è il momento in cui dobbiamo reagire. Come molle che si dilatano dopo essere state compresse, con tutta l’energia di cui disponiamo.

Per battere i mercati, devi avere le armi giuste.

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Maurizio Monti

 

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