Roman Kurevic
Gli spiacevoli trade in rosso fanno semplicemente parte del gioco
Roman Kurevic è entrato nel mercato nel 2018 con il suo fondo “Deutsche Aktien System” (WKN: A2DXXA) e da allora ha superato in performance il DAX. Per farlo, si affida ad una selezione di stock HDAX che hanno un alto livello di momentum e le cui performance superiori alla media sono prevedibili. Il rapporto di equity può variare fra 0 e 100% a seconda della fase di mercato. Marko Gränitz lo ha incontrato per un’intervista e gli ha chiesto i dettagli della sua strategia.
TRADERS’: Per favore ci racconti brevemente di come si è affacciato al trading.
KUREVIC: Ho fatto un apprendistato classico ma come banchiere, ho lavorato per due anni nel campo delle commissioni e poi sono passato al trading proprietario. Nel 2009, l’azienda per cui lavoravo è stata acquisita, quindi avevo tempo per i miei progetti. Ho iniziato a sviluppare e testare delle strategie e ho fondato la mia azienda per questo scopo.
TRADERS’: Di quali strategie si tratta?
KUREVIC: Mi concentravo sulle linee temporali più grandi, poiché ho imparato che gli approcci intraday a breve termine non funzionano più. Inoltre, mi preoccupavo esclusivamente degli approcci sistematici senza influenze discrezionali del trader, e questo vale ancora oggi.
TRADERS’: Già nel 2012 ha lanciato il suo Wikifolio e si è quindi potuto costruire un ottimo curriculum. Ma non ha iniziato con il suo fondo prima del 2018. Perché questa scelta?
KUREVIC: Ho cercato dei fondi potenziali per il mio approccio trend following o momentum sin dalla fondazione della mia azienda. Tuttavia, è molto difficile entrare in questa industria, specialmente senza un titolo. D’altra parte, quei fondi che consegnano costantemente buoni risultati vengono inondati di flussi in ingresso una volta aggiunto uno storico di oltre tre anni. Ad ogni modo, ho iniziato il Wikifolio con l’intenzione di costruire un curriculum ufficiale, verificabile. Ha funzionato bene, così che poi finalmente ho potuto iniziare con il fondo.
TRADERS’: Ha menzionato prima che lei fa trading con un approccio trend following o momentum. Cosa c’è dietro?
KUREVIC: È una strategia che funziona esclusivamente sul lato long. Si fa trading con azioni in momentum che ci si aspetta abbiano performance superiori alla media. Qui lavoro con gli stop, con trailing periodico in caso di vincita. Io la chiamo strategia Maptrend. A seconda della fase di mercato, il rapporto di equity può variare tra lo 0 e il 100%.
TRADERS’: Il lato short non è attraente?
KUREVIC: Sul lato short, i movimenti di solito si verificano rapidamente e sono accompagnati da feroci reazioni. Quindi non c’è un trend continuo, come sul lato long, e quindi sarebbe molto difficile gestire in maniera accettabile questi trade. Ecco perché essenzialmente ometto il lato short.
TRADERS’: Ci può raccontare come funziona il sistema Maptrend?
KUREVIC: In maniera leggermente semplificata, ricevo un segnale long quando lo stock raggiunge un nuovo massimo di 12 mesi, anche se è solo intraday e il prezzo di chiusura è nuovamente più basso, e poi entro all’apertura alla giornata di trading successiva. Poi posiziono uno stop che scala sulla volatilità dello stock nel corso di un anno, dove la distanza minima deve essere del 15%. Nell’eventualità di una vittoria, lo stop verrà nuovamente trascinato di conseguenza. In caso di sconfitta, esco dopo che il prezzo chiude il terzo giorno sotto lo stop, al prezzo di chiusura della giornata seguente. Perciò non si tratta di raggiungere gli ordini di stop-loss che vengono innescati automaticamente.
TRADERS’: Questi processi sono automatizzati?
KUREVIC: Tutto quanto è programmato. Ricevo una lista Excel la sera con i segnali, la controllo nuovamente a mano e solo allora passo all’esecuzione. Il trading di per sé stesso non è automatizzato.
TRADERS’: Come soppesa le singole posizioni nel portafoglio?
KUREVIC: Essenzialmente, ogni azione ha un peso oggettivo dell’1%. Il motivo di questo è che una pesatura uguale è uno dei miei fattori chiave per il successo. Se il prezzo degli stock individuali aumenta di netto e supera un peso dell’1,25%, l’equilibratura tornerà al peso obiettivo. Questo elemento di acquisizione profitti anticiclico stabilizza la strategia, che è altrimenti pro-ciclica, e la complementa bene. Il profitto risultante viene inizialmente trattenuto come cash per poter essere disponibile per le nuove posizioni.
TRADERS’: La dimensione del suo investimento dipende da quanti segnali riceve?
KUREVIC: Esatto. Quando i mercati salgono e si accumula momentum per i singoli stock, ho un rapporto di investimenti alto fino al 100%. Se arrivano altri segnali di acquisto allora riduco il peso obiettivo di tutte le azioni allo 0,95% e perciò ho nuovamente il contante per altre posizioni. In maniera opposta, nelle fasi di mercato incrementalmente più deboli il mio rapporto di investimento va sempre più a declinare. Nel mio back test per il 2008, nella fase peggiore non ero per nulla investito.
TRADERS’: Ci può fornire un esempio per illustrare un caso ideale di trade?
KUREVIC: L’azione Adidas (figura 2) era una vera “long-running” e uno straordinario esempio della pazienza di questo approccio di trading. Alcuni trader discrezionali potrebbero trovare difficile rimanere sempre dentro e sopportare la tentazione di uscire con un profitto; ma è esattamente questa la forza del mio approccio sistematico. Ho investito migliaia di ore di lavoro nel sistema, e continuo a gestire i trade come esso detta.
TRADERS’: Com’è un tipico livello in perdita?
KUREVIC: La posizione su Infineon (figura 3) è un buon esempio. Qui il mercato è scappato quasi immediatamente dopo il segnale long e siamo usciti piuttosto rapidamente nel corso della forte liquidazione.
TRADERS’: Questi trade fanno male.
KUREVIC: Certo, ma fa parte del gioco. Il vantaggio dello stop, dopotutto, è che bisogna saltare giù ad un certo punto se la posizione si inclina, naturalmente anche se l’uscita non è perfetta. Nel contempo, questo è precisamente il problema di molte altre strategie, come l’approccio al valore, quando uno stop in caduta sembra diventare più economico, e tu potresti volerlo compare ancora piuttosto che uscire. La cosa può andare bene, ma può anche fallire miseramente, e in quest’ultimo caso, troviamo dei grossi drawdown che praticamente nessun investitore può sostenere sul lungo termine. Per evitare tutto questo, gli stock deboli vengono scaricati sistematicamente la quota di contante aumenta mano a mano che sempre più titoli si indeboliscono. In realtà, è un approccio molto semplice, ma apparentemente solo pochi lo fanno, oppure solo pochi trader riescono con costanza a seguirlo.
TRADERS’: Cosa fa se uno stock rimane permanentemente laterale dopo l’acquisto?
KUREVIC: Non è un problema, ci rimango dentro. Alla fine, tenere del contante costa denaro al fondo, e fintanto che il trader non va in perdita, almeno si possono raccogliere dividendi. Ad esempio, abbiamo “trascinato” le azioni di Munich Re in questo modo fin dal lancio del nostro fondo.
TRADERS’: A proposito, cosa succede ai pagamenti dei dividendi?
KUREVIC: Inizialmente vengono trattenuti come contante per nuove posizioni potenziali. Lo sconto sui dividendi di solito non ha influenza sugli stock, poiché di solito sono piuttosto distanti. Fanno eccezione i dividendi speciali: qui apporto degli aggiustamenti agli stop.
TRADERS’: In quale fase di mercato la sua metodologia non funziona molto bene?
KUREVIC: Il caso peggiore è stato nel febbraio 2018. Ero completamente investito a causa del forte trend positivo e il mercato andò giù così rapidamente che dovetti sopportare tutto il movimento per intero. È meglio se i mercati aumentano la debolezza lentamente e poi scivolano in maniera adeguata. Così è stato nel quarto trimestre del 2018. Qui siamo stati in grado di performare chiaramente meglio rispetto al DAX in quanto il rapporto di investimento era già stato ridotto in anticipo. Peggiore fu allora il recupero insolitamente veloce e forte nel primo trimestre 2019, al quale non abbiamo partecipato abbastanza. I cambiamenti di trend improvvisi perciò non sono ottimali, ma presto o tardi, si verificano anche queste fasi.
TRADERS’: Ha dei valori empirici per riconoscere un mercato bull intatto, con l’eccezione naturalmente dei prezzi in ascesa?
KUREVIC: Penso che un mercato di ampia portata sia l’alfa e l’omega di un mercato bull sanno. Se non è questo il caso, se ne può dedurre che gli indici sono manovrati solo dai pesi massimi e si tratta più di uno sviluppo non sostenibile.
Se ci sono delle forti divergenze, i prezzi sono ancora alti e la volatilità ancora bassa, mi piace anche acquistare qualche opzione put nel mio conto di trading privato.
TRADERS’: Testa il suo approccio anche in altri mercati?
KUREVIC: Sì, e funziona ovunque, non solo negli Stati Uniti, dove è facile aspettarselo, ma anche in Giappone, dove il momentum non è esattamente interessante in alcuni studi.
TRADERS’: Lei ha una strategia secondaria chiamata confirmed HiLo. Cosa c’è dietro questo approccio?
KUREVIC: È un modello contro-trend per punti di immersione neli Bund future e DAX, ma viene usato solo se il rapporto di investimento è al di sotto del 100% e di conseguenza è disponibile liquidità. L’idea, dopo un movimento forte, è quella di mettere su una battuta d’arresto chiara alle prime avvisaglie dell’inizio di inversione. L’equilibrio è uno dei miei fattori chiave per il successo. La strategia può agire in entrambi i modi, ossia short e long; il rischio di trade è dell’1% del portafoglio per segnale.
TRADERS’: Quali sono tali segnali dell’inizio di un’inversione?
KUREVIC: Non voglio svelarlo, ma è uno schema simile a quello avvolgente della teoria delle candele. È importante attendere un primo segnale nella direzione opposta piuttosto che agire semplicemente contro un movimento forte, altrimenti si può venire presto superati dal mercato. Un buon esempio di questo è stato l’aumento estremo dei Bund future di luglio (figura 6).
TRADERS’: Quale consiglio vorrebbe dare ai trader?
KUREVIC: Non dovreste cercare di pasticciare con il grafico a 1 ora, perché secondo la mia esperienza lì non c’è nessun vantaggio conoscibile, eccetto, naturalmente, per gli algoritmi automatizzati, ma per la programmazione bisogna essere un professionista intelligente. I principianti dovrebbero usare i grafici settimanali per iniziare il trading. Ci sono molte opportunità interessanti di rivolgersi ad una varietà di stock. Inoltre, è possibile analizzare con calma e piazzare ordini solo nei fine settimana, senza farsi trasportare dalla frenesia dei mercati e commettere errori dovuti al comportamento.
L’intervista è stata condotta da Marko Gränitz.
Marko Granitz
Il Dr. Marko Gränitz è autore e relatore nel campo delle ricerche di mercato dei capitali e intervista costantemente trader in tutto il mondo. Sul suo blog offre informazioni sulle nuove scoperte riguardanti il momentum e altre anomalie di profitto.
http://www.marko-momentum.de/