Riceviamo da Money e pubblichiamo per i nostri lettori.
Quando si opera nei mercati finanziari, la decisione di effettuare un trade dovrebbe sempre derivare da un’analisi dello strumento finanziario scelto. Nel caso si proceda con l’analisi tecnica, lo studio dell’asset scelto non può prescindere dall’osservazione del grafico.
In quest’ottica, una delle principali scelte che il trader si trova ad affrontare è il timeframe. In questo articolo Money.it ha evidenziato il legame che vi è tra durata del trade e timeframe preso in esame per strutturare il trade.
Ovviamente, tanto più sarà alto il lasso di tempo con cui viene visualizzato il grafico, tanto più deve essere alta la disponibilità del trader a restare in posizione. Più il time frame si amplifica, più le oscillazioni dei corsi diventeranno estese ma con meno “rumore di fondo”.
La decisione relativa all’arco di tempo con cui osservare il chart deve essere presa ex ante all’effettiva entrata in posizione, per non permettere che un trade nato per essere intra-day si tramuti in multi-day.
Se per un trader che opera all’interno della singola giornata risulta molto utile iniziare l’analisi da un grafico giornaliero per comprendere il sentiment generale che governa il mercato in quel momento, tale scelta sarà inutile o addirittura fuorviante per uno scalper: il grafico a un minuto ha un andamento che può essere totalmente diverso dal grafico daily.
Una volta immesso l’ordine di acquisto o vendita bisogna avere l’accortezza di osservare l’andamento dell’operazione in un time frame adatto. Non ha infatti utilità, se non quella di confondere le idee, prendere una decisione operativa basata sul grafico a 5 minuti e poi osservare l’andamento della stessa su un grafico settimanale.
Un altro rischio connesso a questo modo di visualizzare l’andamento del trade è quello di tramutare un’operazione nata per essere chiusa all’interno della giornata in un’operazione di lungo periodo. Viceversa, osservare l’andamento di un’operazione basata sul daily chart con un grafico a 1 minuto rischia di sottoporre la mente ad informazioni ingannevoli, date dal nervosismo che caratterizza le quotazioni sui brevi orizzonti temporali.
Per concludere, è bene ricordare che il time-frame sul quale si osserva il grafico deve essere coerente all’orizzonte temporale di investimento al fine di preservare al meglio l’integrità del capitale psicologico.
Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine