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TRADERS’ TALK – Morgan Stanley

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Nicolai Tietze

Executive Director

Morgan Stanley è una delle principali società di servizi finanziari a livello mondiale con 68.000 dipendenti e uffici in 41 paesi. È stata fondata a New York nel 1935 dove ha sede ancora oggi. Un ordine di azioni su cinque in tutto il mondo viene elaborato tramite Morgan Stanley. In Europa, la società è presente sul mercato da diversi anni come emittente di prodotti di investimento e leva finanziaria, con un’ampia gamma di prodotti per investitori privati ​​e istituzionali. La gamma di attualmente oltre 170.000 prodotti spazia da warrant, mini-futures e varie forme di turbo fino a certificati factor. Con prodotti basati su oltre 1.700 attività sottostanti, Morgan Stanley offre un’ampia selezione nelle asset class di azioni, indici, materie prime e metalli preziosi, nonché in tassi di interesse e valute. Parliamo con il direttore esecutivo Nicolai Tietze di questo modello di business di successo globale.

TRADERS´: Signor Tietze, Morgan Stanley è una casa americana. L’origine si riflette anche nei prodotti? In altre parole, è particolarmente forte nei derivati ​​USA?

Tietze: Morgan Stanley è il leader mondiale nel regolamento azionario e questo si riflette nella nostra gamma di prodotti. Offriamo più di 750 singoli titoli basati su sottostanti statunitensi, più di qualsiasi altro emittente sul mercato. E ne vengono aggiunti di nuovi in ​​continuazione. Ci sforziamo costantemente di trovare nuovi sottostanti che possano interessare gli investitori, e nel frattempo, abbiamo anche molti investitori che ci contattano direttamente e ce lo chiedono espressamente. Siamo sempre molto contenti di questo e cerchiamo di esaudire questi desideri.

TRADERS´: Con i titoli statunitensi, continua a presentarsi il fastidioso problema con la sezione 871(m) del codice fiscale statunitense. Cos’è nello specifico? E come lo gestisce come emittente o come investitore?

Tietze: L’argomento non è più nuovo, ma alcuni investitori hanno ancora bisogno di spiegazioni di tanto in tanto. In parole povere, dal 2017, le autorità di regolamentazione statunitensi hanno imposto una ritenuta alla fonte sui pagamenti simili a dividendi, nota anche come 871(m). Per soddisfare questo requisito, l’emittente trattiene automaticamente il 30 percento dei dividendi, in modo che l’investitore non debba fare altro. Ciò vale in particolare per i cosiddetti prodotti Delta1 su sottostanti statunitensi, vale a dire principalmente turbo, mini futures o certificati fattoriali. I principali indici statunitensi sono esenti. Sfortunatamente, alcune banche e broker online hanno deciso di non offrire la negoziazione di questi prodotti, quindi gli investitori non possono tradare questi prodotti ovunque.

TRADERS´: Si afferma spesso che i prodotti con leva sono prodotti di gioco d’azzardo. Cosa risponde a queste persone?

Tietze: Ovviamente sentiamo questa affermazione di tanto in tanto, ma vorrei dissentire fortemente. La cosa bella dei prodotti con leva è che esiste il prodotto giusto per ogni valutazione di mercato, a differenza delle azioni, dove puoi “solo” andare long. Gli investitori possono partecipare a un’attività sottostante con diversi prodotti. I prodotti mostrano davvero i loro punti di forza dal punto di vista del rischio, ad esempio con un mini-future posso partecipare uno a uno in un sottostante senza dover investire l’intera somma di denaro che sarebbe dovuta con un investimento diretto. Molti dei nostri investitori utilizzano anche i nostri prodotti con leva finanziaria, ad esempio, per proteggere il proprio portafoglio a breve termine utilizzando prodotti short o put. Per tradare questi prodotti da soli, gli investitori hanno anche bisogno di capacità di trading dei future. Questo non ha nulla a che fare con il gioco d’azzardo, ma con un aggiustamento intelligente del rischio.

TRADERS´: Un’accusa che a volte viene sentita dagli emittenti è che, con l’aumento della volatilità, allargano lo spread o smettono di tradare il prodotto in questione. Che cosa c’è di verità effettiva e che cosa c’è di finzione?

Tietze: È vero, in mercati altamente volatili, molti spread bid-ask divergono. Tuttavia, ciò non è dovuto al fatto che l’emittente agisce in modo puramente arbitrario, ma piuttosto si adatta alle rispettive condizioni di mercato. I nostri spread si basano su quelli degli asset sottostanti e, in caso di maggiore volatilità, anche gli spread sulle borse a termine sono distanti. Questi tassi vengono quindi costantemente trasmessi dagli emittenti. Nella situazione di sola offerta, la situazione è in parte la stessa. Molte delle attività sottostanti sono piuttosto illiquide prima del mercato e sono difficilmente tradabili per l’emittente, soprattutto in periodi di volatilità. Tuttavia, per garantire un margine di manovra agli investitori che hanno già assunto una posizione, l’emittente fornisce temporaneamente solo un prezzo ask. Penso che sia anche importante ribadire che i prodotti vengono tradati al meglio quando la borsa è aperta perché in tal caso l’emittente può fornire lo spread più basso ed una tradabilità più alta.

TRADERS´: Come si dovrebbe immaginare l’emissione di un nuovo prodotto leva? Quali dipartimenti sono coinvolti e come funziona la regolamentazione?

Tietze: Prendiamo l’esempio pratico in cui un investitore ci chiama e vorrebbe avere un prodotto con leva emesso su un asset sottostante che non esiste ancora. Il valore di base viene quindi verificato dai reparti vendite e trading. Viene quindi verificato, ad esempio, se i parametri per la capitalizzazione di mercato, il volume medio tradato o l’intervallo di oscillazione previsto possono essere rispettati. Se questi parametri sono valutati positivamente, il valore base viene inserito nei nostri sistemi interni e i prodotti da emettere vengono inseriti dal trade. Questi vengono poi certificati dal dipartimento di emissione e inviati alle autorità competenti e ai distributori. Solo poco tempo dopo, il prodotto può essere tradato dall’investitore.

TRADERS´: Grazie per gli approfondimenti informativi.

a cura della Redazione di Traders’

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