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Trading, perseveranza e innovazione

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Nell’età d’oro di Hollywood, tra le luci brillanti e il glamour abbagliante, emerse una stella la cui luce brillava oltre lo schermo argentato.

Hedy Lamarr, nata Hedwig Eva Maria Kiesler a Vienna, in Austria, il 9 novembre 1914, non solo conquistò il cinema con la sua bellezza e il suo talento, ma lasciò anche un segno indelebile nel mondo della tecnologia.

Fin dalla giovane età, Hedy ha mostrato un intelletto curioso e una creatività senza limiti. Suo padre, un banchiere che le ha insegnato ad amare la tecnologia, la portava a fare passeggiate mentre discutevano su come funzionavano i vari dispositivi.

Questi momenti piantarono in Hedy un seme di curiosità che sarebbe sbocciato anni dopo.

La sua bellezza ebbe la precedenza sulla creatività, portandola ad esibirsi sul grande schermo.

Hedy fece il suo debutto cinematografico in giovane età e guadagnò rapidamente notorietà per il suo ruolo nel film “Ecstasy” (1933).

Questo film controverso la portò ad essere conosciuta dal grande pubblico sulla mappa, ma anche nell’occhio del ciclone.

Cercando di sfuggire all’ombra di quel ruolo e a un matrimonio opprimente con un magnate delle armi, Hedy fuggì a Parigi e poi a Londra, dove la sua vita avrebbe preso una svolta decisiva.

A Londra, il destino la portò a incontrare il magnate del cinema Louis B. Mayer, che le offrì un contratto a Hollywood.

Famosa come Hedy Lamarr, divenne una delle attrici più glamour dell’epoca, recitando in film insieme a star come Clark Gable e Spencer Tracy.

Mentre il mondo la vedeva come un’affascinante star del cinema, pochi conoscevano il suo lato nascosto: Hedy era un’inventrice appassionata.

La Seconda Guerra Mondiale portò con sé la necessità di innovazioni tecnologiche, e Hedy non rimase indifferente.

Profondamente preoccupata per il conflitto e per il ruolo del suo primo marito nell’industria degli armamenti, Lamarr voleva contribuire allo sforzo bellico in modo significativo.

Fu allora che la sua strada si incontrò con quella del compositore George Antheil, un altro innovatore nel suo stesso campo.

Insieme, Hedy e George idearono un sistema rivoluzionario per guidare i siluri via radio.

Ispirandosi allo spartito automatico di Antheil, che sincronizzava le melodie perforando rotoli di carta, Hedy pensò a un sistema che potesse fare lo stesso con le frequenze radio.

Questo “salto di frequenza” consentirebbe ai segnali di controllo dei siluri di cambiare costantemente frequenza, evitando così interferenze e disturbi da parte del nemico.

Nel 1942 presentarono la loro invenzione al governo degli Stati Uniti e ottennero un brevetto.

Tuttavia, le autorità militari non apprezzarono la portata della loro scoperta e la accantonarono. Disillusa ma non sconfitta, Hedy ha continuato la sua carriera a Hollywood, pur continuando a esplorare idee innovative nel tempo libero.

Con il passare degli anni, il nome di Hedy Lamarr rimase impresso nella storia del cinema, ma il suo contributo scientifico rimase nell’ombra.

Fu solo negli anni ’90, quando la tecnologia del salto di frequenza divenne la base delle moderne comunicazioni wireless, che la sua ingegnosità cominciò a essere riconosciuta.

Questa tecnica è fondamentale per la tecnologia che utilizziamo oggi, come Wi-Fi, GPS e Bluetooth.

La storia di Hedy Lamarr è una testimonianza di perseveranza e visione. Nonostante sia stata relegata a un ruolo secondario nelle sue innovazioni, la sua passione e determinazione l’hanno alla fine fatta emergere.

Nel 1997, Hedy è stata finalmente insignita del Pioneer Award della Electronic Frontier Foundation e nel 2014 è stata inserita nella National Inventors Hall of Fame degli Stati Uniti.

Ma la vera ricompensa per Hedy è stata l’eredità che ha lasciato. Ha dimostrato che una mente curiosa non conosce limiti e che bellezza e intelligenza possono coesistere in armonia.

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P.S.: Hedy Lamarr non solo ha illuminato lo schermo con la sua presenza. Ha illuminato il mondo con la sua mente brillante.

Nei suoi ultimi anni, Hedy visse una vita tranquilla, ma la sua storia continuò a ispirare generazioni di donne nel campo della scienza e della tecnologia.

Il 19 gennaio 2000 lasciò questa terra, ma la sua eredità sopravvive in ogni dispositivo che utilizziamo per comunicare, navigare e connetterci.

La stella di Hollywood che sognava la scienza continua a brillare, ricordandoci che la perseveranza e l’innovazione sono il vero glamour.

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Maurizio Monti

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