Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori
La rassegna sui modelli di inversione svolta a cura di Money.it continua con una variante “estesa” del V-reversal.
Il V-Reversal esteso inizia come la versione classica, con i prezzi inseriti in un intenso downtrend verticale. Molto spesso, in queste situazioni si verificano fenomeni di panic selling che rendono difficile individuare un punto di entrata per i traders. Un indizio potrebbe derivare dalla presenza di modelli di key o island reversal accompagnati da alti volumi.
Dopo che le quotazioni hanno dato vita alla caratteristica forma a V del modello, inizia una prima salita, che si ferma intorno al 38,2% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutta la fase discendente. A questo punto inizia un movimento laterale, che spesso assume le caratteristiche di un triangolo.
Secondo il modello teorico, i corsi tendono a muoversi in tale fase di compressione per un tempo che va dalle tre settimane ai tre mesi.
Operativamente, individuare il punto di entrata in un V-reversal esteso risulta piuttosto facile: questo si collocherà infatti sul punto di breakout della congestione. Lo stop loss va posto sotto i minimi della fase laterale, mentre il take profit può essere calcolato con un rapporto di rischio-rendimento di 1:1,50.
Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine