Vogliamo esserti sempre vicino e il nostro Customer Care risponde 24 ore 365 giorni l'anno. Per i tuoi quesiti di Cultura Finanziaria o per raccontarci la tua esperienza di trader o investitore chiama 0230332800 oppure manda un sms o un whatsapp al 3208756444 o manda una email a info@traders-mag.it

La Verità nascosta sotto i grafici della Borsa Americana

Newsletter del settimanale

Ultima ora

Scelti per te

Dollaro, più forte o più debole.

Clicca sull’immagine per ingrandire

 

Sherman McClellan è stato un leggendario analista dei mercati finanziari.

Dopo la laurea in amministrazione aziendale ed economia, si rese ben presto conto che quanto acquisito al College gli era di scarso aiuto per comprendere i movimenti di prezzo sui mercati.

Così, l’insoddisfazione lo portò a sviluppare in proprio gli oscillatori che da lui prendono il nome, ivi compreso l’indice di sommatoria: era il 1969, e fu la combinazione di due grandi talenti a produrre quel risultato, lui stesso e sua moglie Marian, esperta di matematica.

Non c’erano computer facilmente disponibili quando l’oscillatore McClellan vide la luce e i grafici venivano disegnati a mano.

I due coniugi resero pubblici i risultati dei loro studi attraverso alcune reti televisive locali della zona di Los Angeles.

Sollecitati poi da un editore, pubblicarono il libro Patterns for Profit, la cui prima edizione includeva 8 anni di dati, raccolti a mano, sul Nyse Composite, completi dell’analisi effettuata con i loro oscillatori.

L’era dei computer aprì nuove possibilità per l’utilizzo delle loro tecniche di analisi.

Oggi molte piattaforme offrono gli indicatori di McClellan e la McClellan Financial Publications rende oggi disponibile l’edizione aggiornata di Patterns for Profit con 40 anni di dati grafici, generati dal computer.

Nell’immagine in alto, trovi il McClellan Volume Summation Index, uno dei due oscillatori creati dai coniugi McClellan. Nella figura, è applicato all’S&P500.

L’oscillatore misura il volume delle azioni sottostanti all’indice S&P500 che sono al rialzo, rispetto alle azioni al ribasso.

L’oscillatore può andare in negativo.

L’andamento sull’S&P500 indica una fase di graduale e continuo indebolimento della tendenza rialzista, accentuatasi dopo il mese di aprile.

Il valore dell’oscillatore è ancora in positivo, al contrario di quello sul Nasdaq e sul Dow Jones, al momento entrambi negativi.

Tale oscillatore, applicato al Nyse, è uno dei sette che compone il Fear & Greed Index di CNN: e la valutazione attuale su tale oscillatore è di “extreme fear” (paura estrema).

Il mercato ha probabilmente ancora da sviluppare rialzi, forse importanti. Però, molte cose sono cambiate dopo aprile: sempre meno titoli azionari sostengono realmente i listini.

Nella Classroom di ieri mattina, martedì 2 luglio, abbiamo esaminato come gli Equal Weight di S&P500 e di Nasdaq continuano ad essere in palese divergenza rispetto ai due indici. 

Se le cose non cambieranno (e possono cambiare molto rapidamente), una resa temporanea del mercato azionario è da ascrivere ai prossimi mesi del 2024, con maggiore probabilità concentrata in settembre e ottobre, e forse da metà agosto.

Come reagirà il mercato valutario? Quanto è correlata la forza del dollaro all’andamento delle borse?

In un imperdibile webinar, abbiamo parlato di forex, di valute, di stagionalità e analizziamo alcune operazioni effettuate con il sistema ForExpert: clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

P.S.: Se la presidenza degli Stati Uniti passerà in mano repubblicana, il dollaro avrà una possibile inversione di tendenza. Se rimarrà democratica, è possibile che i trend in corso si rafforzino.

Ne parleremo ancora, su queste righe e anche nelle prossime Classroom.

Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

 

 

Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa

Webinar: clicca per iscriverti gratis